I porcellini d’india hanno esigenze sociali molto simili a quelle dei conigli e problemi di convivenza del tutto analoghi, per questo nei negozi e nei libri vengono erroneamente suggeriti come compagni adatti per i coniglietti, che invece MOLTO raramente li gradiscono, in alcuni casi poi addirittura li odiano.

Solitamente i conigli che sono cresciuti con un porcellino lo tollerano per sempre e, in mancanza di meglio, talora gli mostrano affetto, ma se il porcellino viene “regalato” a un coniglio già adulto, questo ne gioisce come gioiremmo noi se ci venisse regalata una pecora da custodire a vita nel nostro stretto monolocale.
In quest’ultimo caso non è raro che il coniglio aggredisca e uccida il povero porcellino. Porcellini e i conigli abbisognano dei loro simili per vivere felici, se non si può fare a meno di mescolarli, cosa che non porta beneficio a nessuno, sarebbe quindi necessario al loro benessere tenere 2 conigli con 2 porcellini. Ovviamente il gruppo misto richiede uno spazio che raramente è disponibile negli appartamenti moderni.

I porcellini, come i coniglietti, devono vivere in gruppo tra di loro; sono animaletti simpatici, insicuri e vulnerabili con una forte socialità tanto che, in solitudine, soffrono tamente da morirne. Occorre tenerne insieme almeno 2-3, dato che questi animali trovano sicurezza nel gruppo.
Può trattarsi di femmine e/o maschi castrati precocemente (entro il peso di 300 grammi), sempre controllati da un unico maschio castrato tardi (attivo, curioso e dalla forte personalità). Il maschio copogruppo va scelto con estrema cura; tutto il seguito del rapporto con i porcellini infatti dipenderà esclusivamente da lui.
Un gruppo male assortito è fonte di problemi al suo interno, ne risulta una timidezza esasperante e un’impressione di vera ottusità. Un gruppo di sole femmine poi è portato all’isterismo, al conflitto ed è veramente poco piacevole da osservare (nel porcellino d’india il maschio è un animale da compagnia largamente preferibile alla femmina, mediamente insicura e nervosa). I maschi non castrati talvolta convivono bene, ma restano sempre “a rischio”.
Un porcellino tenuto da solo, è un povero animale perennemente in ansia ed emotivamente morto.

I porcellini in gruppo sono molto interattivi, parlottano tra di loro “pigolando” continuamente a bassa voce, fischiano forte (come le marmotte), per chiamarsi tra di loro, per avvertirsi di un pericolo e per chiedere attenzioni e cibo agli amici umani (possiedono moltissime tonalità di fischi dai significati ben differenti), è anche possibile imparare il loro vocabolario fischiato, comunicare con essi e chiamarli.
Una volta i miei mi hanno fatto capire a “suon di fischi” che si era intasato il beverino automatico del loro recinto mentre io, il povero umano ottuso, li fissavo chiedendomi perplessa per quale motivo insistessero tanto …. Dopo la riparazione uno, ancora in coda per bere, mi ha fissato in faccia e ha fischiato forte una sola volta con un tono a me nuovo e mai più udito in seguito, sembrava quasi che mi dicesse: era ora che capissi!!!

Personalmente trovo i porcellini d’india di razza Peruviana del tutto irresistibili: con quel loro aspetto assurdo da “fiocco per pavimenti”, il pelo rivolto al contrario e quella simpatica frangetta sbarazzina, che si apre quando ci guardano, con la testa leggermente inclinata, come gli uccelli. Li ho allevati per anni e ne ho ancora un piccolo gruppo in giardino, sono spettacolari, molto uniti tra di loro e veramente divertenti da osservare.

Autore: Carla Stockar di Magic-Valley
www.magic-valley.ch

Protty
Protty è stato un coniglietto vissuto dal 1999 al 2005. Nell'autunno del 2000 - col suo amico umano Roberto e la sua compagna Susina - ha dato vita a un sito Web: protty.it, che negli anni è diventato una community che ha raccolto moltissimi appassionati.

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