Una pagina di Arthur Schopenhauer (1788-1860) molto attuale, nella quale si condanna l’inutilità e l’orrore delle torture a fini scientifici inflitte agli animali, e tristemente si cita ad esempio un esperimento sui conigli.
Quando studiavo a Göttingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle vivisezioni e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile … Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie, al fine di decidere problemi la cui soluzione si può trovare già da molto tempo nei libri, nei quali però è troppo pigro e troppo ignorante per ficcare il naso … I biologi francesi sembrano aver dato per primi l’esempio in questo campo e i biologi tedeschi fanno a gara con loro a infliggere le torture più crudeli ad animali innocenti, spesso in numero enorme, per risolvere problemi puramente teorici e non di rado assai futili. Voglio ora documentare quanto dico con un paio di esempi che mi hanno particolarmente indignato, sebbene non siano affatto isolati: se ne potrebbero citare cento altri simili. Il professor Ludwig Fick di Marburg racconta nel suo libro Sulle cause delle formazioni ossee (1857) di avere estirpato a giovani animali i bulbi oculari al fine di ottenere una conferma della sua ipotesi secondo cui, in simili casi, le ossa crescono nei vuoti creatisi dopo l’estirpazione! …
Ancora: una menzione particolare meritano gli obbrobri che il barone Ernst von Bibra ha commesso a Norimberga e che, tanquam re bene gesta, racconta con incomprensibile disinvoltura al pubblico … egli ha fatto deliberatamente morire di fame due conigli! Al fine di effettuare la ricerca, del tutto inutile ed oziosa, se a causa della morte per fame le particelle chimiche del cervello subiscano una modifica nelle loro proporzioni! Per l’utilità della scienza – n’est-ce pas? E’ mai possibile che a quei signori del bisturi e del crogiuolo non venga mai in mente che essi sono in primo luogo esseri umani e poi chimichi? Come si può dormire tranquillamente, quando si tengono prigioniere in gabbia creature innocenti, allattate dalla madre, allo scopo di far patire loro una morte lenta e straziante per fame? E’ mai possibile che simili studiosi non si sveglino di soprassalto nel sonno?… E’ mai possibile che l’azione crudele del Bibra, se non si poteva impedire, sia rimasta impunita? Un tipo come quel von Bibra, il quale ha ancora da imparare tante cose dai libri, dovrebbe meno di tutto pensare a spremere le ultime risposte attraverso crudeltà, a torturare la natura per arricchire il proprio sapere, e a estorcerle segreti che forse già da lungo tempo sono noti. Giacché per questo studio vi sono altre e innocue maniere, senza che sia necessario torturare a morte delle povere bestie inermi. Che crimine ha dunque commesso il povero innocuo coniglio che viene chiuso in gabbia, ed è così condannato alla pena di morte lenta per fame? Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni …[da L’arte di insultare, trad. di Franco Volpi, Adelphi edizioni, 1999, pag. 145]