Solo qualche settimana fa leggevo per caso un articolo di psicologia che parlava del dolore che può provocare la scomparsa di un piccolo “amico dell’uomo” e da qualche giorno ne vivo una profonda esperienza: un lutto a tutti gli effetti!
Apprensiva come sono, l’ho immaginato molte volte questo dolore, quando apprendevo qualche brutta notizia sui coniglietti di amici o conoscenti.
Mi sono sempre sentita troppo apprensiva come figlia, come sorella, come amica, come fidanzata, come zia e ho cercato dall’inizio di pensare che i coniglietti sono animali delicati, che avrei dovuto amare Terry per quanto mi veniva concesso e poi lasciarla andare.
Ma da quando è successo non so trovare pace: penso che potevo fare di più, che forse sarebbe stato meglio se avessi fatto questo o quest’altro. Colpa, rabbia, paura e tutte le emozioni che avevo letto che si sperimentano nel lutto umano nei migliori libri di psicologia, adesso li vivo, continuando a pensarla dal primo giorno all’ultimo in cui è stata con noi.
Cerco di lasciare andare via il dolore e continuo a ripetermi che non era mia (perché effettivamente era delle mie nipoti e di mia sorella che però abitano sopra, quindi era lo stesso perché me ne occupavo spessissimo io). Ma non esiste la proprietà in questo tipo di amore!
Animella piccola, non riesco a pensare che non c’è più. Mi ero illusa che l’età media fosse 8-10 anni e così, per lei che ne aveva poco più di 3, mi sentivo tranquilla che superasse il caldo di quel 1° agosto infernale, quando forse aveva una piccola infezione urinaria in corso per colpa di quei tappi che si formano col caldo dietro ai loro simpatici sederini.
Terry era come Protty, solo un po’ più grassottella, ma uguale. Sono animaletti delicati e non sapevamo se aspettare per portarla dal veterinario, perché a volte ho sentito che lo spavento che prendono può essere peggio di altri piccoli problemi.
Voglio dire a tutti coloro che leggeranno che trovo splendido questo sito come iniziativa di scambio di informazioni, ma anche di esperienze.
Ho provato grande leggerezza nel non sentirmi l’unica che ha trattato la “piccolina” come una bambina (come la chiamavo io lasciandomi prendere in giro). Ho letto molta sensibilità e dolcezza in questo sito.
Sto imparando ancora molto di quella “psicologia del coniglietto” e di quella “pet therapy” che ho iniziato subito con Terry da quel giorno che me l’hanno lasciata in una mano in quel negozio. Appena mi sentirò, condividerò ancora con voi altro sul comportamento di questi splendidi animali.
Auguro lunga e sana vita a tutti i coniglietti e penso che la loro qualità di vita dipenda molto da chi li cura, dalle informazioni che possiederanno sulla loro salute, sulla loro alimentazione, ma prima di tutto sulla loro comunicazione della gioia e del disagio. Imparate anche questo dei vostri conigli, la loro voglia e il loro bisogno di correre e saltare felici prima sulla terra e poi fino in cielo!
Un saluto e buona estate a tutti.
Mony