Questa è la prima volta che scrivo per i miei conigli, e l’ho fatto con il cuore in mano!
[Una poesia di Laura di Firmina]
Piccola palpitante stella,
sei arrivata inaspettata nella mia vita, e hai scavato un cunicolo nel mio cuore che è arrivato dritto in fondo… al centro della mia parte più bella, più limpida, più aperta e sorridente… tu sei stata capace di risvegliarla.
Grandi orecchie recettive, salti tuffi, calma morbidezza, profumo di fieno, cibo dalle mani… ci siamo conosciuti nel silenzio della notte, quando nulla ti aspetti, nulla dai, e da quel non-spazio ecco che esce un suono, un’espressione, una carezza… guardarci negli occhi e parlare, non con le parole, ma con un linguaggio che è sesto senso, nasoboccaorecchieodore tutto insieme, e le fusa della mandibola e la leccatina e il rilassamento abbandonato, totale, che ci fa vibrare d’emozione per come riesci a sentire e capire l’amore puro che mi spinge a te.
Mi hai costretto a trovarti in una dimensione nuova e sconosciuta, puro rispetto per l’altro e per la conoscenza che necessita; per trovarti mi sono dovuta fermare per imparare a riconoscerti e riconoscere te è stato come riscoprire un’antica e nuova parte di me.
E poi, meraviglioso Olmo nero, che deprivato della gioia, della vita, della dignità sei arrivato impaurito, spaesato, senza un luogo per te e in te….E’ stato come ridarti la vita, riportarti alla luce, nutrirti di forza….
Hai scoperto quanto sei grande e quanto vali scappando agli attacchi furiosi di chi ha già le sue radici e difende la sua terra, e pian piano hai capito di potercela fare, di poter desiderare e allora le tue piccole radici si sono intrecciate con le altre più forti che, anziché soffocare, sostengono, e ora stanno crescendo in un nuovo abbraccio di vita.
Siete sorprendenti, un dono della natura, un palpito di luce e di calore che mi rende migliore!
Siete per me fonte continua di meraviglia e bellezza nel vostro splendido mistero.
Laura
