Questa volta Protty è andato sul ciglio del baratro, ha osservato l’ignoto da vicino…
Come è bello gustare di nuovo i tarassachi!!!
Cosa è accaduto?
Un sabato pomeriggio metto il mangime secco nella ciotola dello spazio verde di Protty e Susina. Come tantissime altre volte in questi anni.
Dopo un paio d’ore porto a Protty un po’ di tarassachi appena colti e una albicocca… che strano, Protty non vuole saperne, e sì che è sempre così ghiotto. L’albicocca poi è irresistibile.
Resto un po’ ad osservarlo. Sembra solo un po’ assonnato, ma cerca coccole da Susina con troppo insistenza, la insegue e si butta steso per ricevere affetto.
Provo a sollevarlo e lo trovo fiacco, non scalcia per divincolarsi e sgroppare via come fa solitamente.
Inizio a preoccuparmi e lo porto in casa. Lo tocco nel pancino e noto che è rigido fra le costole, ha come una cosa solida, indurita, ma è molto grande e pare che gli allarghi addirittura lo sterno.
La paura comincia a prendere forma, cerco di capire cosa poteva essere…
Inizio a ripensare a cosa era successo nei giorni precedenti, ricordo che era rimasto senza pellets per due tre giorni, non ne ha bisogno in effetti perché di erba ne ha in abbondanza, ma è sempre stato abituato ad averne. Però molte altre volte era successo che fosse rimasto senza per un po’, e non c’erano stati problemi, forse questa volta qualcosa non aveva funzionato nei meccanismi di moderazione naturale, si doveva essere abbuffato in eccesso.
Doveva essere lo stomaco quella cosa indurita che gli procurava dolore togliendogli l’appetito.
Stasi gastrica con dilatazione…
In un caso come questo, aspettare la mattina successiva sarebbe stato probabilmente fatale.
Per superare una dilatazione così grave (il mangime era stato forse ingoiato senza essere ben masticato e si era gonfiato nello stomaco) sono necessarie due condizioni:
1) Accorgersi immediatamente del problema (solo un proprietario attento è in grado di cogliere subito le sottili modificazioni del comportamento che indicano un problema potenzialmente grave);
2) Rivolgersi ad un veterinario competente in medicina dei conigli (un veterinario esperto in cani e gatti ma non in conigli non avrebbe saputo intraprendere la terapia corretta, perché la fisiologia dei conigli è molto diversa).
Il caso di Protty è stato davvero estremo.
Alle 23 di sabato, dopo un’ora di macchina, eravamo in ambulatorio dalla dott.ssa Marta Avanzi.
La palpazione dello stomaco ha permesso di apprezzare uno stomaco estremamente dilatato, che sporgeva oltre le costole. La radiografia, eseguita subito, ha confermato la grave dilatazione acuta dello stomaco e ha mostrato la presenza di gas, che aggrava il problema gonfiando lo stomaco.
La terapia d’urgenza è durata fino all’una e un quarto di notte.
A Protty sono stati somministrati diversi farmaci: uno per stimolare la motilità dell’intestino, uno per ridurre il gas, un analgesico per togliere il dolore. Inoltre ha ricevuto dei liquidi per reidratarlo; gli sono state messe accanto delle boule di acqua calda per riscaldarlo, che in effetti ha dimostrato di gradire perché ci si è steso in mezzo. Una volta atteso l’effetto dell’analgesico, dei delicati massaggi dello stomaco hanno permesso all’aria di uscire e al contenuto di iniziare a muoversi verso l’intestino. Dopo un paio d’ore lo stomaco si era sgonfiato parecchio, pareva fuori pericolo…
Il giorno dopo, verso le 18, lo stomaco torna a gonfiarsi: torniamo a Castelfranco in serata.
Si deve ripetere la terapia, ancora fino a notte inoltrata…
Nei conigli il dolore e lo stress possono causare la contrazione dei vasi sanguigni che vanno ai reni, che non vengono più irrorati dal sangue. Ne può conseguire un grave danno dovuto al mancato funzionamento dei reni, che può causare la morte. Per questo nei conigli è tanto importante effettuare la terapia analgesica in tutte le condizioni che causano dolore ed evitare di stressarli quando stanno male.
Protty rimane ricoverato fino a martedì sera. Per fortuna Protty riesce a superare il momento critico e inizia, lentamente, a migliorare.
Risolta la stasi gastrica, rimane una stasi intestinale (il materiale che ingombrava lo stomaco passa nell’intestino, ed essendo fibra molto corta e sminuzzata fatica a transitare). Inizia a fare palline lunedì.
lastra, sabato notte (clicca per visione ingrandita)
domenica notte (clicca per visione ingrandita)
venerdì (clicca per la visione ingrandita)
[Ci vogliono anni di pratica per capire qualcosa nelle radiografie. A chi non è un esperto, una radiografia appare come un insieme di macchie indecifrabili! Nelle radiografie meno una cosa è densa e più è scura, infatti le ossa sono bianche.]
Nella seguente quarta lastra, di qualche tempo addietro, il cieco si intravede appena nella parte più ventrale dell’addome, mentre lo stomaco è discretamente pieno.
Il meteorismo appare come aria nell’intestino e nello stomaco: sono le macchie più scure. Vi era solo un lieve rallentamento della motilità.
Si confronti con la prima lastra, osservando il limite delle costole e il perimetro dello stomaco, si avrà un’idea della impressionante dilatazione.
Allo stesso modo, il confronto tra la prima lastra e la terza evidenzia la dilatazione acuta dello stomaco.
Le cause dell’esagerata e troppo rapida assunzione di cibo sono difficili da individuare. E’ stata una alterazione del suo comportamento, che può essere dipesa da una giornata storta, dal fatto che Susina da pochi mesi è sterilizzata e qualcosa può essersi rotto negli equilibri delicati dei loro rapporti, insieme a quei giorni senza mangime secco a cui è comunque abituato. In ogni caso la dilatazione si sarebbe verificata con qualsiasi mangime in pellets, mangiato così in fretta e in eccesso.
Inoltre i conigli non sono in grado di vomitare, meccanismo che in un altro animale avrebbe forse permesso di eliminare il cibo in eccesso contenuto nello stomaco.
Se ora è vispo ed è tornato il bombardino-tritatutto di sempre lo dobbiamo alla dottoressa Avanzi, senza il suo intervento e le sue cure amorevoli, oltre che sapienti, Protty non avrebbe avuto scampo.
E‘ stato anche fondamentale essersi accorti subito del fatto che stava male, ed averlo fatto visitare prontamente, in modo che potesse ricevere quelle cure tempestive e intense che gli hanno permesso di superare il problema.
Dopo questa esperienza, difficilmente daremo ancora pellets a Protty e Susina…
Roberto