Penny è assolutamente sadica, e sono convinta che lo siano anche molti dei vostri pelosi.
Ma mi accingo subito a chiarire il motivo della mia affermazione.
Parliamo di un giorno qualunque. Un giorno qualunque in cui siete stanchi morti, un giorno qualunque in cui magari vi siete anche innervositi e non vedete l’ora di tornare a casa a spupazzarvi il vostro niglietto adorabile. Un giorno qualunque che sia seguito da un altro giorno qualunque con sveglia alle 7 della mattina, se non prima. Un giorno qualunque in cui tra una cosa e l’altra tirate tardi. Vi state mettendo in pigiama, e per sbaglio calpestate una pallina di cacca gentilmente lasciata dal vostro coniglio sul vostro bel tappeto. Ma non importa, perchè voi avete il LETTO nella vostra visuale, e nulla potrebbe rovinare questo momento.
Il vostro niglietto è comodamente appollaiato nella sua cuccia, vi guarda con quegli occhi da angioletto che vi fanno ricordare ogni giorno perchè lo amate alla follia. Sembra quasi che vi sorrida, che sbatta i suoi occhioni in modo innocente e terribilmente carino. Lo adorate. Gli date la sua quotidiana razione di verdura, lui vi dà un tenero buffetto sulla mano, una leccatina, e si mette a smangiucchiare tranquillo. Disfate il letto, gli mandate un bacio, e spegnete la luce.
Ecco, questo è il momento. Questo è il momento della trasformazione. Voi chiudete gli occhi, e lui si trasforma.
No, non gli vengono le ali, non indossa una strana tutina aderente (anche perchè con quel culone che si ritrova…) non ha una seducente rat-mobile.
E’ più una questione di sguardo, e di sorriso. Lo sguardo da dolce cucciolotto? Sparito. Gli occhi si iniettano di sangue ed un sorrisetto sadico appare sul loro musetto. Il sedano? Il finocchio? Tutti i giochini che avete sparso per la vostra stanza? Tzè. Inutili.
Il piccolo mostriciattolo abbandona la sua occupazione e comincia a girare per la stanza con uno strano ghigno sulla faccia. Vi chiederete cosa stia pensando. Elementare: come posso dare il maggior fastidio al mio umano?
Si avvicinerà quatto quatto al vostro viso, per controllare quanto siete addormentati. Se per caso apriste un occhio non vedreste altro che un puffosissimo musetto che vi guarda. Sono abilissimi trasformisti.
Se invece state dormendo profondamente, allora inizia il divertimento.
Uno dei metodi di svegliaggio-umano più quotati ho riscontrato essere il trasloco. Le tecniche più moderne prevedono l’utilizzo congiunto delle zampe anteriori e della bocca. Gli oggetti da traslocare possono essere molteplici, ma vengono predilette le ciotole. Queste devono essere possibilmente di ceramica, in modo da fare il più rumore concesso. Bisogna aiutarsi a volte anche spingendo con la fronte, ma tutto l’impegno che ci mettono non vale la felicità dell’essere riusciti nell’impresa. Il trasloco deve terminare solo quando l’umano si alza inveendo ed inciampando a togliere l’oggetto traslocato.
L’umano potrebbe anche lanciare oggetti non identificati (tendenzialmente ciabatte) in direzione del mostriciattolo. Questo non deve essere un deterrente. L’umano deve ALZARSI.
Un altro metodo molto quotato è la corsa-sul-letto. Ovviamente il “Via!” viene dato sempre dal raggiungimento da parte dell’umano della fase REM. In quel momento, bisogna cominciare a correre come assatanati sul letto, possibilmente fiondandosi con forza contro i fianchi dell’umano e atterrando sul suo volto.
Non basta che l’umano dia manate a caso in aria e sbiascichi insulti o minacce di cottura al forno. L’umano deve ALZARSI e mettere il mostro in condizioni di non poter più salire sul letto.
Esiste poi lo sbattimento/lancio di oggetti. Questo metodo ha molte varianti conosciute. Una molto famosa consiste nel prendere in bocca un oggetto quale un cucchiaio di legno, e sbatterlo selvaggiamente contro muri/mobili/armadi. La variante più quotata, però, rimane sempre il prendere in bocca la porticina della gabbia, alzarsi su due zampe sempre tenendola saldamente tra i dentini acuminati, e lasciarla ricadere contro le altre sbarre ottenendo lo “Sdeeeng” più forte possibile. Anche in questo caso, tutto finisce solo quando l’umano si ALZA e toglie ogni oggetto lanciabile dalla visuale del mostro.
Segnaliamo anche la possibilità del gioco del “distruggi-le-cose-arrivando-a-prenderle-dove-l’umano-non-sospetterebbe-mai”. E qui nascono dubbi sul fatto che la trasformazione implichi ali o meno, dato che i mostri raggiungeranno in quei momenti altezze mai sperimentate prima. Tutto per prendere libri, soprammobili e quant’altro, e distruggerli.
Le varianti di metodologia di svegliaggio-umano paiono essere infinite. Ma tutte si concludono nello stesso modo:
Un coniglio dolcissimo che guarda un umano con aria innocua come a dire “Ma ti sto dando fastidio?”.
Buonanotte 🙂
P.s. e se arrivo a scriverci una storia, è perchè sono davvero stressata U_U
è tutto vero!bellissimo racconto..