In un magico giorno di marzo, soleggiato,
un colpo di fulmine rapido e’ scoccato:
sei entrato nel nostro destino,
gia’ grandicello, eppure piccolino…
In mostra a disagio fra il pollame,
ci sei sembrato il piu’ bello del reame;
e pur se frutto di incrocio clandestino,
un pedigree da vero principino:
gli occhi grigioazzurri, come polvere di stelle,
il pelo fino, morbido a contatto con la pelle.
Ha inizio cosi’ una bellissima avventura,
di gioco, coccole ma anche di paura,
poiche’ sempre cagionevole sei stato di salute
ma hai superato tutto, grandi e piccole cadute.
Noi certo, sempre vigili, mani e cuore ti abbiamo dato
ma quale gioia immensa ne abbiamo ricavato!
Fra risate, apprensioni e piu’ veterinari,
nove anni sono passati, record da temerari.
Con i due nuovi arrivati siamo stati una famiglia,
chicco l’amichetto, sippy la coniglia.
Ma il tempo ahime’ e’ tiranno e tutti ci sbaraglia,
cosi’ che hai combattuto la tua ultima battaglia.
In un giorno di luglio, feroce e malandrino,
nella nostra impotenza si e’ compiuto il tuo destino.
Cosi’ come sei stato ti vogliamo ricordare,
che corri, salti, buffo, tenero da guardare.
Se esiste, come credo, il paradiso dei conigli,
certo non vi e’ angioletto che non ti rassomigli.
Ciao Tranquy, riposa sereno, forse ci ritroveremo
e finche’ staremo qui sempre nel cuor ti culleremo.
Marco e Betty (papa’ e mamma)