È passato un anno. Un lungo, lunghissimo periodo in cui la tua assenza è ancora un dolore troppo vivo. Cosa si prova a dover rielaborare la propria vita senza un piccolo pargoletto peloso, che teneramente e senza tante pretese ha occupato uno spazio notevole nelle nostre giornate?! Ve lo dico io cosa si prova…
si prova un vuoto che resta incolmabile, un silenzio e una mancanza immensa nonostante la vita quotidiana sia ricca di impegni.
Pallino ha intrapreso il viaggio per il ponte arcobaleno esattamente la sera di un anno fa.
Cosa non avrei dato per non vederlo soffrire… cosa non avrei fatto pur di soddisfare il mio egoismo e tenerlo ancora con me… vi garantisco che nonostante un “coniglio” non canti, non scodinzoli, non abbai e non miagoli… beh… ha tanti, tantissimi modi per amare il suo “padrone”.
Ricordo con incredibile dolcezza tutti i suoi movimenti, le sue corse, i suoi occhioni blu che brillavano, il suo manto candido e ben curato, la sensazione della sua soffice pelliccia sotto le mie mani, il suo dolce alitino caldo e leggero sul palmo della mia mano mentre cercava le coccole, il suo nasino poggiato sul mio… se chiudo gli occhi è come se ancora lo avessi qui con me.
Vi scrivo per dirvi che chi davvero ama il suo compagno di vita “coniglio”, raramente dimentica la sua compagnia, il suo amore semplice e incondizionato, la gentilezza e la ricompensa del nostro dargli amore.
Pallino ora riposa nel mio giardino. Ad un anno di distanza la sua tomba, ricca di fiori, non ha mai perso vigore… l’ho curata con premura e costanza. I fiori bianchi che un anno fa ho piantato in quel terreno bagnato di lacrime, oggi sono mossi dal vento, li ho guardati oggi e mi hanno portato a ricordare le sue corse felici, il suo “sorriso”, la sua dolcezza infinita… come pesa il silenzio e il vuoto.
Ogni cosa ancora in questa casa parla di lui.
Le sue foto, i suoi giochi che non ho mai spostato o buttato… tutto è ancora li… in una parte di stanza dedicata al ricordo… ma mai nessuna foto potrà rendere giustizia alla sua bellezza, alla sua innocenza e alla sua preziosa compagnia.
I ricordi più belli sono infatti custoditi nella mia mente, nella mia anima, protetti per non cadere nel buio dell’oblio. Restando quindi vivi e forti.
Chiunque leggerà queste parole, capirà.
Amate i vostri pargoletti pelosi.
Loro con tanta semplicità ripagheranno ogni istante che gli dedicherete… e quando questi istanti “terreni” finiranno… beh.. il dolore resterà a lungo… così come il loro ricordo.
Pallino vive ancora lì: nel mio cuore.
Grazie Pallino di avermi dato l’onore e la grazia di averti avuto come mio compagno di viaggio.