Il sesso
La razza
Il numero di animali
L'età
Dove prendere il coniglio
La scelta del negozio
La scelta del soggetto
L'arrivo a casa
La prima visita veterinaria
Se si prevede di sterilizzare il coniglio, l'unica differenza sostanziale tra maschio e femmina consiste nel fatto che la sterilizzazione è più semplice nel maschio, e comporta quindi una spesa minore. A parte questo, tra maschio e femmina sterilizzati non vi sono grandi differenze: la personalità ed il carattere sono più che altro un fatto individuale. Un maschio non sterilizzato può avere la tendenza a marcare il territorio con feci e urine, e quindi sporcare di più in casa, e a montare i piedi o le mani dei proprietari, per cercare di accoppiarsi. La femmina non sterilizzata può essere più scontrosa e nervosa e andare incontro a problemi legati alla pseudogravidanza o a tumori dell'utero.
Premettiamo che i coniglietti in vendita nei negozi sono raramente di razza pura, ma che ciò nulla toglie loro come animali da compagnia. La razza ed il colore sono in gran parte fattori puramente estetici. Più importante è invece il discorso legato alla taglia. Vi è un forte e diffuso pregiudizio che solo i conigli di razza nana siano adatti al ruolo di animali da compagnia, ma questo è completamente falso. E' come sostenere che i pinscher possono essere dei buoni cani da compagnia, mentre labrador o terranova no perché sono grandi. Al contrario, i conigli di razza nana sono generalmente più nervosi, sono più delicati per le loro piccole dimensioni (soprattutto nelle mani di un bambino) e sono molto più difficili da curare (fare un prelievo di sangue o una terapia endovenosa in un coniglio poco più grande di un criceto è certamente più difficile che farlo in un coniglio di tre chili). Ogni coniglio, di qualunque razza, può essere un animale affettuoso e vivace, anche un coniglio "da carne", anche un coniglio di razza gigante. I conigli di alcune razze nane, inoltre, essendo brachicefali (con il cranio più corto rispetto al normale, per conferire loro un eterno aspetto da cuccioli) tendono ad avere una malocclusione congenita dei denti incisivi.
Per quanto riguarda invece i conigli delle razze a pelo lungo, questi richiedono molte più attenzioni perché devono essere spazzolati tutti i giorni, altrimenti il loro mantello si trasforma presto in un ammasso infeltrito e inestricabile. Se non avete tempo e pazienza per questo lavoro, optate per un animale a pelo corto, anche perché tosare i conigli non è facile.
Il coniglio è un animale socievole che ha bisogno di interagire con i suoi simili, o almeno con dei sostituti rappresentati dai proprietari: per questo è tanto affettuoso. Se non potete dedicare al coniglio del tempo tutti i giorni può essere una soluzione prenderne due, in modo che si facciano compagnia. Ovviamente un maschio e una femmina non sterilizzati non sono un'opzione valida, in quanto in pochi mesi vi trovereste ad affrontare un'esplosione demografica. Tenete presente che al momento della vendita, quando sono ancora molto piccoli, non è facile capire di che sesso sono i coniglietti, quindi potreste trovarvi con una coppia di cui come minimo dovrete sterilizzare il maschio (e senza tardare, vista la precocità della maturità sessuale). Pertanto fate verificare il genere del coniglietto da una persona competente.
In caso di animali sterilizzati, il numero massimo di animali che vorrete tenere dipenderà poi dal tempo e dallo spazio che potrete dedicare loro, e da considerazioni economiche per l'acquisto di gabbie e alimento e per le cure veterinarie.
Se volete tenere più di un animale, è preferibile acquistarli insieme, in modo che imparino subito a convivere e non ci siano in futuro problemi di inserimento e accettazione di un animale "estraneo".
L'età minima alla quale acquistare un coniglietto è di sei settimane, ma sarebbe preferibile che il piccolo fosse rimasto con la madre fino a otto. Nei negozi spesso i piccoli vengono messi in vendita prima, a 4-5 settimane, perché inteneriscano il possibile acquirente con la loro taglia minuta da "peluche", e a volte per spacciare per nani soggetti di taglia media. Purtroppo non c'è modo di stabilire l'età precisa di un coniglietto, ma i veri "nani" hanno già dalle prime settimane di vita le orecchie più corte dei loro cugini di taglia maggiore.
Non stabiliamo invece un'età massima per adottare un coniglio: è un'ottima iniziativa dare casa a un coniglio già adulto, o addirittura anziano, che deve essere ricollocato per i motivi più diversi. Un coniglio già adulto è in genere più calmo, avendo già superato la fase di irruenza giovanile, e il suo carattere è noto e non riserverà sorprese. Inoltre si può abituare alla nuova casa e affezionare ai nuovi proprietari come qualunque altro animale, a meno che non sia stato trascurato o maltrattato (nel qual caso può essere necessario un maggior periodo di adattamento e di "recupero").
Prima di pensare ad acquistare un coniglio, prendete in considerazione l'idea di adottare uno dei tanti conigli abbandonati posti in adozione, anche se un po' più grande, che ha bisogno di essere ricollocato per vari tipi di problemi insorti con la precedente famiglia, o salvato da una situazione di maltrattamento. E' un ottimo modo per rendere felice una povera bestiola abbandonata.
Coniglietti di molti colori e tipi di mantello si trovano comunemente in vendita nei negozi per animali, ma anche nelle fiere. In quest'ultimo caso occorre un po' più di prudenza nell'acquisto, perché se in seguito compare qualche problema è più difficile rintracciare il venditore.
Una via alternativa è rappresentata da piccoli allevatori amatoriali, che hanno allevamenti in piccola scala che gestiscono per passione. In questo caso c'è la possibilità di visitare l'allevamento per verificare le condizioni in cui sono cresciuti gli animali.
Se possibile, comprate animali solo da negozianti che li tengono bene, che ne conoscono la corretta gestione (alimentazione compresa) e che hanno una buona reputazione.
Per prima cosa valutate la gabbia in cui sono tenuti gli animali:
Due di questi punti meritano un approfondimento. Per quanto riguarda l'alimento, molto spesso nella gabbia dei coniglietti noterete la presenza di mix di semi e fioccati e di pane secco, entrambi deleteri per la salute. Tuttavia, pochi giorni di alimentazione errata non saranno stati in grado di causare problemi permanenti nei giovani coniglietti. Diverso è il discorso di un soggetto che, rimasto per varie ragioni invenduto a lungo, ha già subito le conseguenze di mesi di regime alimentare errato. In tal caso non è escluso che in futuro questo soggetto possa andare incontro a problemi dentali.
Di solito nella scelta del coniglietto da acquistare ci si basa su considerazioni principalmente estetiche (la taglia, il colore, il tipo di pelo, le orecchie dritte o pendenti), tutti elementi non importanti per garantire la scelta di un animale sano e di buon carattere. Ancora peggio è comprare un coniglietto in cattive condizioni di salute perché ci fa pena (in questo modo negozianti senza scrupoli non vengono certo incoraggiati a tenere gli animali in condizioni migliori). Più che sulla bellezza (criterio comunque soggettivo) cercate di puntare su un animale docile, non eccessivamente timido, e soprattutto sano.
Per la scelta prendete tutto il tempo che ritenete necessario, senza farvi mettere fretta: state per scegliere un animale che dovrà tenervi compagnia per molti anni, ed è importante partire subito con il piede giusto.
Iniziate il controllo osservando per alcuni minuti l'animale nella gabbia: il coniglietto deve essere vivace e curioso, anche se in un momento di riposo lo potrete vedere disteso e rilassato; scartate un soggetto che se ne sta rintanato in un angolo e non si muove mai. Quando vi avvicinate, gli animali devono mostrare attenzione (curiosità, o comunque un certo grado di allarme). Chiedete di prendere in mano il coniglietto che vi interessa: un animale eccessivamente timido sarà molto agitato e cercherà di divincolarsi (attenzione che non cada e non si faccia male); questo non esclude comunque che in pochi giorni non diventi affettuoso e mansueto, una volta abituato al contatto umano. In effetti non è facile predire che carattere avrà da adulto un animale di poche settimane. A questo punto effettuate un breve check up del coniglietto:
Al momento dell'acquisto del coniglio, o meglio ancora prima di portare a casa l'animale, provvedete a procurarvi la gabbia, gli accessori e una scorta di fieno e pellet di buona qualità. Molto probabilmente l'alimentazione somministrata in negozio non sarà stata corretta, per cui il cambio di dieta deve essere fatto con un po' di gradualità e di accortezza per evitare disturbi intestinali. Se il coniglietto aveva a disposizione solo alimenti secchi, l'erba e le verdure vanno lasciate a disposizione solo dopo alcuni giorni, in modo graduale. Un controllo costante dell'aspetto delle feci garantisce che l'intestino funzioni regolarmente; la comparsa di diarrea va invece considerata un campanello di allarme.
Il primo giorno il coniglio deve essere lasciato tranquillo nella gabbia, per dargli modo di ambientarsi, anche se bisogna resistere alla tentazione di coccolarlo.
E' un errore lasciarlo subito libero di girare per tutta la casa, perché in questo modo ci sono poche possibilità di insegnargli a sporcare nella cassetta. Solo quando usa la cassetta dei bisogni con regolarità, gli si deve permettere di uscire dalla gabbia, lasciando però inizialmente a disposizione un'area piuttosto ristretta, in modo che continui ad usare la cassetta che continuerà ad avere nelle vicinanze. L'uso regolare della cassetta sarà premiato con un ampliamento graduale dello spazio a disposizione. Può eventualmente rendersi necessario, con il tempo, la sistemazione di più cassette in punti strategici, in modo che ce ne sia sempre una vicina all'occorrenza.
Dopo l'acquisto il coniglietto deve essere fatto visitare prima possibile, pertanto dovete informarvi in anticipo di dove reperire un veterinario che tratti questo tipo di animali; non affidatevi a un veterinario qualunque: la fisiologia e le patologie del coniglio sono profondamente diverse da quelle di cani e gatti, e non conoscendole si possono fare davvero danni gravi.
Il coniglietto deve essere portato in ambulatorio nella sua gabbia, se non è troppo ingombrante, o in alternativa in un trasportino per gatti, mettendo sul fondo dei giornali per assorbire l'urina. Non lasciate nella gabbia o nel trasportino il beverino per l'acqua, che a causa dei movimenti del trasporto finirebbe per spandere tutto il contenuto inzuppando il fondo. Portate con voi un campione del mangime, per valutarne l'adeguatezza, e un campione di feci per una ricerca dei parassiti intestinali. Il veterinario durante la prima visita non solo valuta lo stato di salute del coniglietto, ma verifica che sappiate come alimentarlo ed allevarlo correttamente. Nel corso della visita potrete anche chiedere chiarimenti su eventuali dubbi che potete avere sulla corretta gestione dell'animale.
Secondo la situazione locale, il veterinario stabilirà eventualmente un piano vaccinale contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale.