I conigli non sono animali "da gabbia" (in effetti non esistono animali da gabbia!); non sono adatti a vivere costantemente confinati in gabbia, che rappresenta pur sempre una specie di prigione. Tuttavia nei momenti di riposo e quando non sono sorvegliati, per la loro sicurezza devono essere tenuti rinchiusi (a meno che non si decida di allestire una stanza appositamente dedicata a loro).
Le dimensioni minime della gabbia dipendono dal tempo che il coniglio vi resta rinchiuso (può anche essere di dimensioni ridotte se passa molto tempo fuori) e dalla sua taglia (ovviamente maggiore è la taglia più spazio richiede l'animale).
La gabbia deve essere abbastanza ampia da alloggiare comodamente una cassetta per i bisogni e una piccola casetta che funga da tana, o quantomeno un giaciglio (altrimenti il coniglio andrà a dormire nella casetta per i bisogni).
Il tipo di fondo è molto importante per la salute dei piedi del coniglio:
un fondo di griglia è sconsigliato e può predisporre a problemi
di pododermatite (infezioni dei piedi).
Il substrato ideale deve essere morbido, pulito e asciutto.
Si può porre sul fondo del materiale assorbente come carta, pellet
di tutolo di mais, segatura, e sopra di questo uno spesso strato di fieno
che assicura ai piedi dell'animale il massimo benessere. Un altro materiale
adeguato è rappresentato dal pellet di carta riciclata, in vendita
nei negozi per animali come lettiera per gatti.
Il pellet di tutolo di mais, e ancor di più il ghiaino per gatti o
il granulato per roditori non sono assolutamente adeguati, mentre possono
essere impiegati nella cassetta dei bisogni. I trucioli non sono indicati
per i conigli a pelo lungo (angora, Jersey wooly) perché si aggrovigliano
al pelo.
Il materiale del fondo deve essere rimosso e sostituito tutti i giorni. I conigli producono abbondanti deiezioni e urinano molto; questo materiale, se lasciato per giorni nella gabbia, causa problemi di salute (infezione ai piedi per la sporcizia e problemi respiratori per i vapori di ammoniaca).
La gabbia non deve rappresentare per il coniglio una prigione ma la sua tana, in cui ritirarsi quando vuole riposare o mangiare. Quando il coniglio sceglie di rientrare nella gabbia si deve rispettare la sua privacy, evitando di disturbarlo o di tirarlo fuori di peso. Molti conigli reagiscono aggressivamente quando i proprietari mettono le mani nella gabbia per le pulizie o per tirar fuori l'animale. Si tratta di un comportamento relativamente normale (il coniglio difende il suo territorio). Per evitare questo inconveniente è sufficiente metter mano alla gabbia quando il coniglio è uscito di sua spontanea volontà.
Perché il coniglio rappresenti veramente un animale da compagnia, e possa mostrare tutta la sua personalità e la sua intelligenza, è necessario permettergli di uscire dalla gabbia, esplorare l'ambiente e interagire con i membri della famiglia. Questo deve avvenire in un ambiente sicuro e controllato, per evitare sia che si faccia del male, sia che danneggi l'arredamento. Uno dei pericoli principali è costituito dai fili elettrici, che masticati possono causare la morte dell'animale. I fili elettrici, dell'antenna TV, del telefono, del computer, devono essere sistemati in modo da non essere raggiungibili (ad esempio fissandoli in alto) oppure vanno protetti facendoli scorrere dentro tubi di plastica.
Altri pericoli possono essere rappresentati da piante da appartamento (magari non tossiche di per sé, ma trattate con sostanze tossiche), sigarette, farmaci, prodotti per la pulizia della casa. La stoffa, se ingerita, può causare un blocco intestinale.
Un pericolo a cui spesso non si pensa è rappresentato dal sacchetto di pane raffermo o da una scatola di biscotti, che possono causare al coniglio un'enterite mortale se ne mangia certa quantità di questi alimenti.
Altro genere di pericolo è rappresentato dalle cadute dall'alto (da terrazze e balconi) e dalla presenza in casa di altri animali, in particolare cani e furetti.
Per i conigli è un comportamento naturale esplorare l'ambiente con i denti, rosicchiando quanto capita a tiro. Per evitare che questo si traduca nella distruzione di mobilio, tappeti, coperte, tende e tappezzerie si deve da un lato tener d'occhio il coniglio, fin che non ha imparato a comportarsi bene, dall'altro offrirgli la possibilità di dirigere questo suo comportamento verso altri oggetti. Per quanto riguarda il primo punto, le prime uscite dalla gabbia devono avvenire sotto stretta sorveglianza; ogni volta che il coniglio inizia a rodere un oggetto vietato, gli si deve mettere davanti alla bocca la mano dicendogli "No!" in tono deciso, ma senza mai punirlo fisicamente.
Allo stesso tempo si deve permettere all'animale di sfogarsi con giocattoli e passatempi innocui, ad esempio palline di plastica dura, tubi di cartone, pezzetti di legno, giocattoli per neonati, cesti di vimini non trattati con vernici. Si possono costruire dei divertenti passatempi praticando delle aperture su scatoloni collegati tra loro con dei tunnel di tubi, o riempendo uno scatolone di fieno. Ogni giocattolo deve essere in materiale non tossico, e va eliminato se il coniglio tende a roderlo e ad ingoiarne i pezzi. Anche il cartone, se ingerito in una certa quantità, dà problemi di costipazione.
Un passatempo gradito da alcuni conigli, che coinvolge direttamente il proprietario, consiste nel fare il tiro alla fune con un pezzo di stoffa, o giocare a rincorrersi.
Di solito, passato il primo anno di vita, il coniglio diventa più tranquillo e manifesta minori tendenze distruttive. Tuttavia solo se si può essere pienamente sicuri della sua affidabilità lo si può lasciare libero di girare incustodito, in caso contrario è preferibile lasciarlo al sicuro nella gabbia quando non ci si può occupare di lui.
Se si porta il coniglio all'aria aperta occorre prendere ogni precauzione
per evitare incidenti e fughe. Il luogo scelto deve essere tranquillo in modo
che l'animale non si spaventi per rumori o per la presenza di persone, animali
o macchine, soprattutto durante le prime uscite. Un buon sistema per tenere
il coniglio sotto controllo consiste nell'applicargli un guinzaglio a pettorina,
anche se alcuni conigli non vi si adattano e rifiutano di muoversi.
Un altro buon sistema è di costruire una recinzione, sia temporanea
sia permanente, in cui custodire l'animale. A meno che non si tratti di una
recinzione assolutamente sicura, è sempre bene tener d'occhio il coniglio
per verificare che non scappi o che non venga aggredito da cani o gatti. Non
bisogna dimenticare che i conigli possono scavarsi rapidamente una via di
fuga al di sotto di una rete.
Se il coniglio è tenuto all'aperto, anche sono temporaneamente, deve avere la possibilità di ripararsi dal sole, dalla pioggia e dal freddo. Il calore eccessivo, in particolare, rappresenta un grave pericolo, perché i conigli non sudano e sono predisposti a sviluppare un colpo di calore se sono esposti a temperature ambientali elevate senza possibilità di riparo.
I conigli sopportano bene le temperature basse, ma si devono evitare sbalzi di temperatura come il passaggio dal calore dell'appartamento al freddo dell'inverno.